Space Advance Project Excellence in Research and Enterprise

SAPERE

Finanziamento del: Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR)  
Calls: PON CLUSTER
Data inizio: 2012-06-01  Data fine: 2015-05-31
Budget totale: EUR 1.211.250,00  Quota INO del budget totale: EUR 54.000,00
Responsabile scientifico: Piero Messidoro    Responsabile scientifico per INO: Greco Vincenzo

Principale Organizzazione/Istituzione/Azienda assegnataria: Thales Alenia Space Italia

altre Organizzazione/Istituzione/Azienda coinvolte:
Politecnico di Milano
Politecnico di Torino
Università degli Studi di Padova
Università degli Studi di Roma 2

altro personale INO coinvolto:

Sordini Andrea


Abstract: SAPERE si articola in due progetti: SAPERE STRONG e SAPERE SAFE.

SAPERE STRONG, è legato al tema della esplorazione spaziale e dell’accesso allo spazio avendo l’obiettivo di accrescere l’operatività spaziale nazionale in tale settore ampliando la capacità industriale nella realizzazione di uno “space tug”, elemento essenziale in ogni scenario di Esplorazione Spaziale ed abilitare, partendo da orbite intermedia come quelle della stazione spaziale, il lancio di strumenti e piattaforme con un forte risparmio di peso ed una forte ottimizzazione del rapporto tra carico utile e piattaforma stessa. Si analizzeranno quindi nuovi concetti di missioni operative che ottimizzino le interfacce dei principali “asset” spaziali globali nel settore (la Stazione Spaziale Internazionale ISS, il lanciatore europeo VEGA ed il dimostratore di rientro PRIDE utilizzando le conoscenze derivanti dal ruolo di primissimo piano che industria, università e centri di ricerca nazionali hanno in questi progetti grazie al supporto pluriennale dell’ASI Per il modulo di propulsione elettrica si svilupperanno alcune funzioni essenziali dello”space tug”, complementari a quelle che l’industria nazionale sta studiando in ambito europeo, con il supporto di ASI e nei programmi ESA derivati da ATV (es. MPCV/SM), rendendo quindi la comunità spaziale italiana capace di padroneggiare questo elemento nella sua interezza.

SAPERE SAFE, denominato genericamente tecnologie spaziali per la gestione delle emergenze indirizza il ruolo dei servizi spaziale e dei relativi sistemi di bordo nell’apportare un contributo di conoscenza nella gestione delle crisi che seguono eventi traumatici. (crisis management). Gli asset spaziali contribuiscono oggi in modo determinante alla infrastrutture di sicurezza in diversi domini. In tale contesto la gestione delle fasi di emergenza successive a un evento di crisi non può prescindere dalla possibilità di osservare dallo spazio, di comunicare con infrastrutture spaziali ovvero di conoscere con precisione la propria posizione. Si possono riconoscere in tale descrizione i domini applicativi fondamentali quali quello della osservazione della terra, delle telecomunicazioni e della navigazione. Il progetto focalizza in modo particolare la necessità di avere tempi di rivisita brevi nei sistemi di osservazione, di poter disporre di sensori di diversa natura (es. radar, ottici) ed infine di poter dispiegare tali strumenti, ad esempio in costellazioni e formazioni di satelliti, in modo più rapido rispetto alle grandi infrastrutture spaziali. Ciò implica da un parte l’analisi sistemica dei requisiti che tali costellazioni e/o formazioni devono soddisfare e dall’altra sviluppi tecnologici abilitanti per una forte miniaturizzazione, una ottimizzazione del rapporto payload /piattaforma e lo studio di metodi di accesso allo spazio rapidi (Space Responsiveness). Il primo obiettivo del sistema/servizio proposto è quello di fornire, attraverso lo studio e l’analisi delle criticità, una piattaforma integrata capace di operare data fusion tra sensori di natura diversa, operando anche una normalizzazione della banca dati e una geo-localizzazione di tutte le informazioni. I dati così organizzati e fruiti tramite la piattaforma potranno essere un valido supporto alle decisioni e supporto alla gestione durante l’intervento. La possibilità di far evolvere tale piattaforma di gestione verso un Centro di Comando e Controllo evoluto sarà sviluppata al fine di poter gestire nel modo più efficace le fasi Predisaster, Disaster Response, Post Disaster, utilizzando i diversi asset spaziali quali sistema di monitoraggio satellitare e base di dati esterne, sistema di comunicazione emergenziale basato su asset spaziali a larga banda e sistemi di localizzazione attuali e futuri ( ie. Galileo). D’altro canto il progetto identificherà e svilupperà dimostratori tecnologici significativi in funzione degli obiettivi delineati di sviluppo indirizzando tecnologie abilitanti nel campo degli strumenti ottici, delle tecnologie abilitanti per antenne dispiegabili in volo, elettronica integrata per radar compatti e elementi HW/SW per la verifica di avionica di mini satellite